1. Prevenzioni delle infestazioni
Prevenzioni delle infestazioni
Tradotto in termini pratici stà a significare che la salvaguardia degli ambienti e delle strutture è cosa essenziale.
Dobbiamo SEMPRE attivarci affinchè i responsabili degli ambienti dove operiamo provvedano in talsenso.
Sia nella derattizzazione che nella disinfestazione, PULIZIA ed ORDINE sono fondamentali per sfavorire il ripetersi di infestazioni come è fondamentale l’integrità della struttura.
Questo può e deve essere da noi fatto tramite “AZIONI CORRETTIVE” che non solo coinvolgono e responsabilizzano il cliente, ma ci salvaguardano da eventuali contestazioni o problematiche, portandoci ad uno scopo comune: IL RISULTATO.
Come si è già sottolineato la prevenzione è pratica di base nella più moderna difesa contro gli agenti infestanti in ogni realtà industriale. E’ importante quindi sempre considerare questi aspetti critici:
– L’isolamento di scarti e rifiuti
– Interventi di manutenzione
– Razionalizzazione delle pulizie
gli scarti dei reparti di lavorazione devono essere quotidianamente allontanati, ponendoli in contenitori chiusi, per impedire che di vengano fonti attrattive. Ad esempio suggerire nelle azioni correttive:
– Sigillare le fessure dei muri
– Ispezionare sistematicamente impianti e cunicoli
– Pulire costantemente gli ambienti
– Eliminare residui di lavorazione
E’ indispensabile innanzitutto installare porte autochiudenti. Inoltre è necessario suggerire nelle azioni correttive:
- Sostituire guarnizioni logore (soprattutto alle celle frigorifere, ove si possono annidare le blatte)
- Adeguare pareti e pavimenti (senza fessure o buchi)
- Effettuare modifiche di punti di ricovero o di accesso dall’ambiente esterno
- Sostituire piastrelle rotte
- Eliminare ogni detrito presente
- Tenere sollevate da terra le merci
- Verificare che le porte siano chiuse nei momenti di inattività e, comunque, siano sempre a tenuta
- Verificare che non vi siano fori in grado di consentire il passaggio di roditori
- Verificare la corretta rotazione delle merci
- Non tenere, in angoli non in vista, cartoni, detriti, scope, stracci
Un sistema di difesa antiparassitaria basato soprattutto sulla prevenzione può avere successo solo se vengono attuate prima di tutto rigorose norme di pulizia e viene mantenuto l’ordine. Bisogna quindi sempre suggerire di attuarle con particolare attenzione agli angoli poco visibili, sotto gli scaffali, al bancone di vendita.
2. Derattizzazione
Derattizzazione
Se specificato su scheda contratto alla fine di ogni intervento rilascerete, oltre all’ordinario quietanzino, un rapportino che può essere tecnico o analitico.
– RAPPORTINO TECNICO: riporta la situazione generale senza riferimento ai contenitori, infatti può essere rilasciato anche se nell’area trattata non ci sono contenitori e planimetria
– RAPPORTINO ANALITICO: riporta sia la situazione generale che la situazione riferita ai contenitori. Può ovviamente essere rilasciato solo in presenza di contenitori numerati e riportati su piantina planimetrica delle aree trattate
La compilazione del rapportino è un atto importante del nostro intervento, in quanto è il momento in cui diamo riscontro al cliente del nostro effettivo operato e di quanto da noi riscontrato. Sia sul rapportino tecnico che analitico, nella misura prevista dal documento, vanno riportate in modo sufficientemente chiaro tutti gli elementi.
– Inserire sempre il numero dell’applicazione e la data del trattamento – Le crocette vanno messe all’interno del quadrato apposito.
– Indicare in stampatello il nome della persona con cui abbiamo conferito prima di fare l’intervento e/o la persona che firma il quietanzino
– L’effettiva situazione riscontrata. Nel caso del rapportino tecnico specificando le aree in cui un eventuale infestazione si è verificata. Tracce di topi in sala lavorazione hanno un importanza completamente diversa se riscontrate nel cortile esterno.
– Le azioni correttive da intraprendere: Operazioni sulla struttura, migliore sistemazione della merce, maggiore attenzioneda parte del personale, etc…
– La esatta situazione degli erogatori d’esca e/o trappole: mancanti ‑ parzialmente deteriorati ma efficienti ‑ irraggiungibili ‑ inutilizzabili. Nel caso in cui degli erogatori mancanti o inutilizzabili vanno sostituiti, al rientro, deve essere passata la notizia al Commerciale, il quale dovrà provvedere a sentire il cliente sottoponendo la proposta d’acquisto.
– Il tipo di prodotto impiegato.
Ricordiamo che il Rapportino al momento di un controllo da parte dell’autorità esposta, diventa un documento ufficiale e come tale va correttamente compilato.
– Barrare il quadrato corrispondente ad infestazione nulla – Lasciare in bianco le cause nella voce “CAUSE” – Lasciare in bianco le specie murina nella voce “SPECIE MURINA”
– Se le aree scoperte o le zone adiacenti non trattate non risultano infestate occorre compilare ugualmente la voce “ZONE CONFINANTI INFESTATE O COMUNQUE A RISCHIO” riportando la dicitura “NON INFESTATE”
– IMPORTANTE : Nello spazio indicato nell’azione correttiva consigliata al cliente si deve mettere la dicitura NESSUNA, qualora non sussista
– Barrare il quadrato corrispondente ad infestazione minima, media o forte
– Indicare le CAUSE:
– se occasionali – per cui non necessita nessun intervento sulla struttura ma al limite solo una particolare cura ed attenzione in eventuali procedure tipo la ricezione della merce ecc…
– se Strutturali – legata cioè a problemi dell’edificio o comunque inerenti alle aree trattate (In questo caso nell’azione correttiva si devono indicare le soluzioni per ovviare alle possibili reinfestazioni, ricordandosi che devono essere attuabili)
– Indicare la SPECIE MURINA e se è più di una barrare le apposite caselle
– Indicare con una croce le aree scoperte o le zone adiacenti non trattate che risultano infestate e descrivere queste aree nella voce ” ZONE CONFINANTI INFESTATE O COMUNQUE A RISCHIO”
– Nello spazio riservato ALL’AZIONE CORRETTIVA consigliata al cliente si deve indicare chiaramente l’azione correttiva idonea per la soluzione del problema
– Nel caso in cui sia a carico del cliente:
– Sarà quest’ultimo che provvederà personalmente . Nel caso in cui sia di nostra competenza
– Indicare sempre la persona responsabile dell’azione correttiva (nome e cognome leggibili)
L’azione correttiva può essere da noi chiusa con l’intervento successivo, in questo caso indicare anche il tempo massimo in cui verrà eseguito il controllo per la chiusura dell’azione.
Nello spazio ulteriori note se ci sono indicarle, se non ci sono apporre la dicitura “NESSUNA”
IMPORTANTE Indicare sempre il prodotto usato.
ATTENZIONE: in caso di cattura l’eliminazione del topo (ossia lo smaltimento) non è di nostra competenza.
Firmare il modulo in modo leggibile e farlo firmare dal cliente (nei limiti del possibile farsi apporre un timbro dell’azienda).
Per quanto concerne il rapportino analitico, occorre indicare negli appositi spazi il numero di postazione del contenitore che presenta problemi:
– Numero di esche mangiate (in misura forte,media o minima)
– di contenitori mancanti
– di contenitori deteriorati
ATTENZIONE: vanno indicati come segue: 001 ‑ 020 ‑ 200 in ogni numero andrà indicata la postazione di un solo contenitore.
Indipendentemente dal tipo di servizio effettuato al termine di ogni intervento l’operatore rilascia al cliente un quietanzino di avvenuta esecuzione lavoro. Lo stesso deve essere datato e controfirmato indicando il prodotto usato mentre la copia, anch’essa datata e controfirmata dal cliente, deve essere consegnata al commerciale.
Il rapportino ed i contenitori sono indispensabili per mettere i servizi a norma (Legge 193/07 HACCP) nel caso di clienti che trattano alimenti e per quelli che anche non trattando alimenti come attività, hanno una mensa.
L’esca libera, quando permessa, deve comunque essere ben occultata e non alla portata di chiunque.
Ad ogni applicazione successiva è consigliabile togliere le esche e sostituirle con altre di maggior fragranza anche mantenendo lo stesso principio attivo.
Segnalare su quietanzino i contenitori rotti o non più presenti.
Il tecnico dovrà recarsi dal cliente in possesso del quietanzino, del rapportino tecnico e della planimetria con segnati i punti esca. La planimetria serve per verificare la presenza di tutti i punti esca.
Deve essere inoltre al corrente delle situazioni e prodotti usati in precedenza che dovrà trovare segnalati sulla scheda tecnica. Per questo motivo è buona norma tenere sempre la planimetria del cliente allegata alla scheda dello stesso o comunque facilmente reperibile.
Alle scadenze prefissate dal contratto verranno sostituite le esche togliendo le vecchie e rimpiazzandole con delle nuove. Anche le trappole vanno controllate per verificarne il loro effettivo funzionamento. Soprattutto in ambienti molto polverosi come molini, mangimifici, ecc… il meccanismo a causa della polvere potrebbe bloccarsi, è buona norma provvedere al loro controllo costante. Anche per i contenitori periodicamente è buona norma fare una rapida pulizia, evitando che nel tempo prendano il cosiddetto aspetto di “oggetto abbandonato”.
Inoltre quando al momento dell’intervento gli erogatori d’esca non fissati vengono ritrovati spostati, la loro posizione va riportata nel punto originale.
E’ obbligatoria e necessaria nel caso del rilascio del rapportino analitico è comunque consigliabile anche in presenza del rapportino tecnico. Quando per inadempienza del cliente non ci viene consegnata la planimetria il servizio partirà comunque con il rilascio del rapportino tecnico, ma va segnalata la situazione al cliente ad ogni intervento sul rapportino che rilasciamo.
E’ nostro compito posizionare nell’ambiente gli erogatori d’esca sulla base delle nostre esperienze che devono tenere presente, le necessità tecniche per la ben riuscita dei servizio, unitamente alla praticità d’esecuzione del servizio stesso. E’ fondamentale quando si è in presenza di sostanza alimentare, valutare che la presenza dell’erogatore e soprattutto dell’esca contenuta all’interno dello stesso non possa in alcun modo contaminare la merce presente. Nei casi dubbi o a rischio è preferibile evitare la presenza di esche derattizzanti a favore delle trappole. Nella scelta dei punti in cui i contenitori sono posizionati bisogna prediligere quelli facilmente identificabili e che più facilmente saranno lasciati dal cliente sempre sgombri di merce. Buona norma è quella di farli coincidere con la posizione degli estintori. La loro esatta posizione va riportata sulla planimetria. La numerazione dei diversi tipi di erogatori o trappole deve essere in modo progressivo, è buona norma riportare sulla planimetria una legenda che aiuti a comprendere la simbologia usata per identificare i diversi tipi di erogatore o trappole posizionati.
N.B. Il fissaggio alla parete quando prevede l’impiego di attrezzature quali trapano o similari, salvo diversa autorizzazione della sede è a carico e deve essere eseguita dal cliente.
Non posizionare mai:
– esche alla vista ed alla portata
– esche sotto forma di salsiccia in luoghi con presenza di cani
– esche (anche se in contenitori) in ambienti dove è forte il pericolo di contaminare gli alimenti presenti
I prodotti che attualmente sono sul mercato intesi come principi attivi sono principalmente degli anticoagulanti di prima, seconda e terza generazione e la loro azione piu’ o meno veloce è quella di determinare delle micro emorragie provocando quindi la morte del topo, i principi attivi dì questo tipo sono Bromadiolone, Brodifacoum, Difenacoum, Clorophacinone. Inoltre esistono dei prodotti con effetti diversi come il Calciferolo, che normalmente è utilizzato in sinergismo con altri p.a. (principi attivi) che oltre a inibire la formazione di Vitamina K, antidoto naturale per gli anticoagulanti, provoca un ipercalcemia che provoca morte nel roditore. Oltre a questo utilizziamo anche la Scilla che è un estratto di una cipolla marina che ha effetti cardiotossici nel ratto, da sottolineare la completa inefficacia nel topolino.
Questi Principi attivi sono di tutta affidabilità nel provocare la morte del topo, ciò vale a dire che se il roditore assume la quantità giusta di esca, sicuramente muore, inoltre le percentuali di p.a. nella stessa sono sicuramente le più alte sul mercato.
A riprova di quanto detto basta solo notare che ultimamente le morti di animali domestici sicuramente di taglia superiore al topo sono aumentate a livello esponenziale. Questo meccanismo è facilmente dimostrabile dai calcoli effettuati tenendo conto delle DL 50 (dose letale al 50%) che si riferiscono alle quantità di p.a. in relazione al peso corporeo dell’animale bersaglio.
Le eventuali problematiche correlate ad uno scarso risultato del servizio di derattizzazione sono quindi da ricercare in altri aspetti come:
– Tipo di prodotto non idoneo per le caratteristiche del roditore
– Infestazione massiccia non riscontrata
– Continuo afflusso di roditori, che fa sì che sembri quasi che il prodotto non funzioni. E’ importante che il Tecnico nello svolgere il servizio, informi il Cliente dei possibili punti d’infiltrazione del roditore e gli indichi come ripristinare le condizioni ideali dell’ambiente e della struttura
– Scelte sbagliate dei tipo di adescante e del tipo di formulazione, e quindi l’esca non viene consumata
– Posizionamento del punto esca in maniera erronea
– Condizioni ambientali negative per la tipologia di esca impiegata
– Per concludere bisogna sempre tenere conto della scarsa obiettività del Cliente stesso
Tutti i derattizzanti sono in definitiva degli anticoagulanti l’antidoto è il trattamento con vitamina K o fitomenadìone.
In caso di contatto o ingestione accidentale consultare la scheda di sicurezza. Su ogni automezzo da lavoro è presente una raccolta di schede di sicurezza.
– Rattus Norvegicus e Alessandrinus, sono i ratti più facili da trattare dato che ingeriscono grosse quantità di prodotto che può essere quindi: RATTOFENE, RATTINONE , RATOCID, BRODIFAST – BRODIBLEU, DIFENABLUE, e l’ultimo arrivato RACUMIN , bustine sfarinate o pasta.
– Rattus Rattus, il topo dei tetti predilige le esche con contenuto acquoso, quindi i prodotti da utilizzare sono tutti i tipi di prodotti in pasta fresca o frutta e verdura fresca trattata con ANTIRATTO-P, RODENTBROM e RODENTCLOR. Bisogna sottolineare che questo tipo di topo ormai si trova molto difficilmente e molte volte non viene riconosciuto, scambiandolo per il Norvegicus o per l’Alessandrinus, rendendo così inefficace un trattamento con prodotti in bustine.
– Mus Musculus, questo piccolo topolino ha abitudini alimentari molto scarse, non ingerisce grosse quantità di esche, per cui è più difficile fargli raggiungere la dose mortale; i prodotti da impiegare sono principalmente il RATTOFENE, RATOCID PARAFFINATO, BRODIFAST CLOROBLEU, DIFENABLUE. Inoltre bisogna anche tenere conto di realtà ambientali e di norme comuni quali:
– Quando il servizio viene effettuato in ambienti con animali domestici è sempre meglio, compatibilmente con il contratto, posizionare le esche in contenitori di sicurezza, studiati in modo che non possono essere aperti e che il prodotto non possa uscire liberamente. Se non fosse possibile la collocazione di contenitori, bisogna informare il cliente del potenziale rischio e far si che i punti esca siano posti in aree interdette agli animali domestici.
– Il principio attivo contenuto nel prodotto BRODIFAST è il Brodifacoum la cui azione anticoagulante è veloce e molto energica, dato anche che la percentuale è praticamente doppia rispetto alle registrazioni commerciali, per queste ovvie ragioni è un prodotto da utilizzare con attenzione e in tutti quei casi di grosse infestazioni o di ambiente particolarmente problematici. Sì sconsiglia l’uso per applicazioni di normale routine in presenza di pochi topi.
– La scelta del tipo di adescante è fondamentale per il buon esito del servizio, sarà a discrezione del tecnico che dovrà valutare quale potrebbe risultare il più gradito nell’ambiente in cui opera.
– In ambienti molto umidi o dove sussista la possibilità che, a cause di pulizie, il prodotto possa venire a contatto con acqua è sconsigliato l’utilizzo di prodotto secco, e sempre meglio utilizzare una formulazione in pasta.
– Le esche devono essere sempre posizionate lungo i tragitti dei topi e bisogna sempre scegliere zone coperte che inducono il topo ad una sensazione di sicurezza durante il loro consumo.
– E’ assoluto divieto contaminare derrate alimentari con esche.
– Oltre ai prodotti esistono anche delle trappole a cattura come il Tin Cat che svolgono egregiamente l’eliminazione del topo. Ne esistono di diverse dimensioni a secondo del tipo di roditore, inoltre devono essere impiegati con le tavolette di colla apposite Tin Cat Glue Trap.
TOCCARE L’ESCA CON LE MANI INDUCE I TOPI A RIFIUTARLA? No non è vero. Il ruolo degli odori è prevalente nelle interazioni tra individui, ma non funziona come repellente. I guanti servono per precauzione come prescritto dal Min. della Sanità per salvaguardare la salute dei lavoratori. E’ bene precisare che il prodotto in sé non è tossico né nocivo se maneggiato, la DL 50 del BRODIFACUM stimata sul topo supponendo che sia la medesima dell’uomo prevede che per un peso di 65 chili dovrebbe essere assunta un’esca del peso di 3,250 Kg.
ESISTONO I RATTI ASSAGGIATORI?
I gruppi sociali dei roditori prevedono un maschio dominante, alcune femmine con il loro piccoli ed i maschi dominati. Questi ultimi sono sempre scacciati dai dominanti e non hanno sempre la possibilità di accedere alle normali fonti di cibo. Per cui sono costretti a nutrirsi di nuove fonti di cibo e di uscire allo scoperto spinti dalla fame. Può accadere pertanto che per diversi giorni i dominati si nutrono di un’esca e che muoiano mentre la popolazione non ne risente in modo particolare.
E’ POSSIBILE CHE I TOPI AVVERTONO IL PRINCIPIO ATTIVO NELL’ESCA?
Topi e ratti sono animali dall’olfatto molto sviluppato così come il gusto e ci si potrebbe chiedere come mai non siano in grado di avvertire il principio attivo nell’esca. Questo non è vero si è visto infatti che offrendo cibo trattato e non ai topi, questi hanno avuto un comportamento diverso nei confronti di vari principi attivi. Il cibo trattato con Brodifacum, Difenacoum e Clorophacinone è stato consumato in maniera netta, meno del testimone (cibo non trattato) mentre per il Bromadiolone si è superato il consumo dì cibo trattato da quello non trattato.
GLI ANTICOAGULANTI IMPEDISCONO LA PUTREFAZIONE DEI TOPI E RATTI?
In gran parte non è vero, solo in alcuni casi si verifica ovvero quando vi è una essiccazione piuttosto rapida del cadavere. L’azione delle esche con anticoagulanti agisce creando delle emorragie ossia la rottura dei vasi capillari associata ad una parziale disidratazione (perdita di sangue e liquidi). Il disseccamento del cadavere avviene spesso per i topi stando gli stessi in ambienti caldi e asciutti (abitazioni).
E’ VERO CHE I TOPI VANNO A MORIRE FUORI DAGLI EDIFICI?
E’ vero parzialmente in quanto per la rottura dei capillari polmonari si sentono soffocare abbandonando pertanto le abituali tane ecc. Ma è anche vero che da un controllo successivo all’intervento possiamo rilevare solo i topi che troviamo all’esterno e non quelli morti nelle tane per cui nessuno è in grado di dire con esattezza quanti ne muoiano fuori o nelle tane. E’ vero il fatto che con l’assunzione dell’esca i topi perdono il consueto ritmo luce/buio venendo allo scoperto durante le ore diurne, come è vero che non manifestano più il comportamento tigmotattico, ovvero la tendenza a muoversi a ridosso delle pareti per avere sempre un fianco protetto ed infine presentano mancanza di reattività agli stimoli esterni (se disturbati non reagiscono oppure scappano molto lentamente). Tutto questo può essere provocato da micro emorragie celebrali o quanto meno dalla mancanza di ossigeno al cervello a causa della rottura dei capillari.
ARRIVERA’ PRIMA O POI LA RESISTENZA AGLI ANTICOAGULANTI PIU’ POTENTI?
Tradizionalmente sì è portati a pensare che, presto o tardi, la resistenza debba necessariamente arrivare per tutti i rodenticidi. Questo deriva dalla considerazione filosofica che gli individui siano infinitamente variabili. Tuttavia, il fatto che, dopo più di venti anni dalla sua introduzione sul mercato, il Brodifacoum risulti ancora sostanzialmente immune da questo fenomeno lascia buone speranze per il futuro. Infatti la resistenza ai primi anticoagulanti ha impiegato assai meno a svilupparsi: in genere, intorno ai sei anni dall’immissione sul mercato i primi focolai di resistenza erano già individuati. Possiamo quindi essere ragionevolmente fiduciosi che la resistenza agli ultimi anticoagulanti della seconda generazione non arriverà molto presto, e se dovesse arrivare, ci avrà lasciato il tempo per attrezzarci per eluderla nuovamente.
QUANTO SOFFRONO I RODITORI INTOSSICATI DAGLI ANTICOAGULANTI?
Per quanto riguarda gli anticoagulanti, studi sui ratti intossicati hanno evidenziato che gli individui restano coscienti e consapevoli fino a pochi attimi prima di morire, ma che si indeboliscono sempre di più morendo per mancanza di ossigeno al cervello, probabilmente a causa della deficienza di globuli rossi. Non ci sono chiare indicazioni di sofferenza legata ai fremiti o ai respiri affannosi che precedono di poco la morte. L’unica certezza è che le autopsie non hanno evidenziato emorragie a livello delle giunture che sarebbero state sintomo di una morte tra atroci sofferenze.
3. Disinfestazione
Disinfestazione
Le opere di bonifica con prodotti pronti all’uso generalmente vengono effettuate con l’ausilio di pompe irroratrici manuali, l’impiego di queste attrezzature è considerato ottimale al fine di intervenire in modo capillare e uniforme anche nei punti più ardui da raggiungere, l’operatore potrà effettuare bonifiche estremamente laboriose e delicate operando nel rispetto delle norme ambientali evitando l’irrorazione indiscriminata dei formulati.
I prodotti concentrati, (da diluire in acqua) sono generalmente irrorati tramite motopompe spalleggiabili. Questo tipo di attrezzatura viene impiegata per effettuare bonifiche di medie dimensioni, con tempi di esecuzione lavori che risultano ridotti, rispetto all’impiego della tradizionale pompa a pressione manuale.
I trattamenti in aree esterne riguardanti ampie superfici vengono effettuati tramite atomizzatori montati su automezzi PICK‑UP. Tali attrezzature permettono di irrorare grandi quantità di prodotto in tempi contenuti, i prodotti impiegati per le opere di bonifica sono esclusivamente di tipo concentrato da diluire con acqua.
L’erogazione del liquido, contenuto in apposito serbatoio con capacità da 350 a 500 litri (a secondo del modello) è controllata da una sensibile valvola di regolazione che permette una costante portata di erogazione senza variare la micronizzazione.
Questa micronizzazione è ottenuta dalla pressione ‑ velocità dell’aria in uscita dall’ugello dando origine ad un tipo di irrorazione definito “BASSO VOLUME” ovvero la produzione di MICRO ‑GOCCE calibrate e costanti ottenendo così la copertura uniforme delle superfici trattate. (solo alati)
In alcune particolari condizioni operative non è possibile usufruire delle tecniche di irrorazione, infatti è necessario intervenire con termonebbiogeni. Apparecchi che trasformano i principi attivi dei disinfestanti, generando una densa nebbia calda, che satura gli ambienti da trattare ottenendo l’eliminazione degli insetti per asfissia. I disinfestanti impiegati con queste attrezzature sono solo formulati petro‑oleosi.
I prodotti in GEL si applicano con l’ausilio di una pistola dosatrice di precisione, di facile impiego. La pistola si posiziona sulla taratura n. 1 puntando l’ago nel punto esatto di applicazione esercitando una leggera pressione in modo da far fuoriuscire una goccia di gel di circa 3‑4 mm. di dimensione. Può essere applicato in aree delicate quali scatole di derivazione elettrica, apparecchiature da cucina, computer ecc. dove i normali prodotti liquidi non possono essere utilizzati. (solo per scarafaggi) Salvo che non siano a base petro‑oleosa. Prodotto inodore. I trattamenti creano meno problematiche, ma devono essere comunque usati in mancanza di personale.
Esclusi i trattamenti con Gel durante l’esecuzione dei trattamenti, sincerarsi non siano presenti:
– alimenti in particolar modo sfusi
– persone ed animali
Sincerarsi non siano inseriti:
– allarmi sensibili al calore od al fumo
– Aria condizionata o ventilazione forzata vanno bloccate, ma possono essere utilizzate in alcuni tipi di trattamento. (Fumigazione) ‑ Le stesse servono anche per arieggiare bene gli ambienti trattati
Nei locali ove vi è presenza di stoviglie, ed oggetti che verranno a contatto con alimenti, è necessario che gli stessi vengano tolti.
Diversamente ricordare al cliente di coprirli e poi sottoporli ad una accurata pulizia prima dell’utilizzo.
Se non ci sono le caratteristiche necessarie per l’esecuzione degli interventi: RINUNCIARE.
I prodotti che vengono impiegati per i servizi di disinfestazione si possono suddividere teoricamente in alcune categorie:
– Formulati a supporto petro‑oleoso pronti all’uso. Con residui di odore
– Piretroidi di sintesi a base di permetrina deltametrina ecc. inodori (diluibili in acqua)
– Formulati emulsionabili, da diluire con acqua, Compresi i miscroincapsulati per grandi aree esterne (NURELLE 56EC – CIPEX 10E– CYMINA ULTRA – WACIP 1000 – PERMEX 22E )
– Prodotti Gel; (GOLIATH GEL – MAXFORCE GEL)
– Fumiganti: ( ACTIFUM – DOBOL ).
I servizi di disinfestazione sono specifici a secondo degli insetti bersaglio, ma sostanzialmente si possono suddividere in queste categorie:
– INSETTI ALATI
– INSETTI STRISCIANTI
Gli insetti alati più comuni sono: Zanzare, mosche, moscerini. Sono relativamente facili da trattare anche se con risultati non sempre ottimali comunque qui di seguito verranno indicati i prodotti e i loro relativi usi.
In caso di operazioni in interni senza presenza di sostanze alimentari sì possono impiegare i seguenti prodotti: K-OTHRINE, PERMEX 22E, DOBOL, CYMINA ULTRA , ACTIFUM 14P da 60 g tenendo conto che un barattolo è sufficiente per 440 metri cubi (per insetti alati) e 220 metri cubi (per striscianti).
Negli ambienti con presenza di sostanze alimentari bisogna verificare che le stesse non siano presenti, poi si possono trattare con FLY FOG e CY FOG utilizzando un termonebbiogeno. Sarà poi cura dei cliente arieggiare e pulire i locali prima di rimettervi gli alimentari.
N.B.: Nell’eseguire le operazioni non irrorare contro vento, tale operazione oltre che sgradevole si può rilevare pericolosa per sé e per gli altri.
In caso di operazioni in ambienti esterni per i suddetti insetti bersaglio si utilizzano gli impianti montati su automezzi con i seguenti prodotti: PERMEX 22E, CYMINA ,CYMINA ULTRA e NURELLE 56EC.
In caso di interventi larvicidi contro zanzare e mosche che normalmente riguardano zone acquitrinose e simili, sì possono utilizzare o FLUBEX COMPRESSE o il SUMILARV 0,5G a rilascio graduale, oppure mediante l’irrorazione con L’ABAFOS.
In caso di trattamento di vespe e calabroni, sia in interni che in esterni dopo aver sempre indossato le protezioni idonee, mediante pompe di tipo manuale utilizzare il NURELLE 56EC, CYMINA ULTRA, WACIP 1000 o CYPEX 10E.
IMPORTANTE Il trattamento và eseguito in tarda serata o più preferibilmente al mattino molto presto (alba), ciò alfine di trattare tutto lo sciame evitando quindi successivi rischi di reinfestazione ad opera dello stesso sciame.
ATTENZIONE Api: insetti protetti , è proibito il trattamento, come per i pipistrelli che sono specie protetta.
Le tipologie di insetti striscianti più comuni sono: blatte, scarafaggi, formiche, pesciolini d’argento ragni, scorpioni, diplopodi ecc. Tipologie di parassiti più comuni sono: Zecche, Pulci, Cimici, pidocchi, parassiti del legno (tarli) e della lana (tarme).
Dato che i servizi di disinfestazione contro questi insetti sono mirati devono essere diversificate per tipologia e ambiente. Verranno qui di seguito presi in considerazione i vari interventi in relazione al prodotto e alle attrezzatura da utilizzare:
PER AMBIENTE
Tipo ambiente cucina o mensa e affini: in caso di blatte e scarafaggi utilizzare K-OTHRINE o DURSBAN MICRO e FENDONA 60 SC con pompe di tipo manuale per perimetri o zone critiche; gel ( GOLIATH GEL ) o ( MAXFORCE ULTRA ) in tutte quelle realtà dove bisogna operare con presenza di persone o di zone con alimenti che non possono essere allontanati ( comunque resta obbligatorio il divieto di contaminare alimenti anche con il gel).
Tipo ambiente appartamenti, uffici e similari: da utilizzare con pompe di tipo manuale i seguenti prodotti inodore. K‑OTHRINE, DURSBAN MICRO, FENDONA 60 SC ove sussiste necessità o è indicato dal contratto utilizzare il gel ( GOLIATH GEL o MAXFORCE ULTRA).
Tipo ambiente capannoni, condomini e luoghi che presentano ampie superfici in assenza di sostanze alimentari: utilizzo con pompe di tipo manuale o a motore NURELLE 56EC, PERMEX 22E e CYMINA ULTRA.
Tipo di ambiente ospedali ditte farmaceutiche e affini: utilizzo di pompe manuale e ove possibile a motore con K-OTHRINE, DURSBAN MICRO ,ove sussiste necessità o è indicato dal contratto utilizzare il gel ( GOLIATH GEL o MAXFORCE ULTRA ) per blatte e scarafaggi.
Tipo ambienti alimentari bar pasticcerie e similari: in caso di blatte e scarafaggi utilizzare DURSBAN MICRO o K-OTHRINE con pompe di tipo manuale per perimetri o zone critiche; GEL tipo (GOLIATH GEL o MAXFORCE ULTRA)in tutte quelle realtà dove bisogna operare con presenza di persone o di zone con alimenti che non possono essere allontanati (comunque resta obbligatorio il divieto di contaminare alimenti anche con il gel).
Tipo ambiente mulini e affini con derrate alimentari: in caso di blatte e scarafaggi utilizzare DURSBAN MICRO o FENDONA 60 SC con pompe di tipo manuale per perimetri o zone critiche; gel in tutte quelle realtà dove bisogna operare con presenza di persone o di zone con alimenti che non possono essere allontanati comunque resta obbligatorio il divieto di contaminare derrate anche con il gel ) E’ fatto divieto assoluto di spruzzare su macchine ed impianti atti alla lavorazione e confezionamento delle derrate, sì possono effettuare i perimetri dei macchinari o utilizzare gel sempre nei perimetri.
PER TIPOLOGIA DI INSETTI
Tarli del legno: Normalmente sono due le specie che interessano il nostro lavoro l’Anobiuni Punctatum, riconoscibile perché i fori presenti non sono più grandi di 2‑3 mm. e normalmente presenti sui mobili, e l’Hylotropeus Bajulus (Capricorno), quest’ultimo più frequentemente riconoscibile sulle travature di sostegno dei tetti, lascia come traccia della sua presenza dei fori più grandi rispetto al precedente, diametro 4‑8 mm. ca, oltre a vistosi mucchietti di segatura in terra, ambedue i casi vanno trattati con due irrorazioni delle zone interessate con Incosil/3. da rimtersi a distanza di 10/ 15 gg una dall’altra, ma mentre nel primo caso (Anobium Punctatum), si possono garantire i risultati, nel secondo caso (Capricorno), i due trattamenti di irrorazione, vanno preceduti da una operazione di scalpellatura, e comunque non è mai possibile garantire risultati assoluti.
Pescioli d’argento: (Lepisma) vivono nelle abitazioni, si nutrono di carta, trattare battiscopa, porte finestre, ecc.
Formiche: Trattare perimetro esterno, prese corrente, bagni, fessure, usando DURSBAN MICRO, NURELLE 56EC
Calandra Granaria‑Punteruolo Piodia E‑Phestìa (farfalla): Sono interessati a tale parassita milioni di pastifici, nel eseguire il trattamento, fare molta attenzione che il prodotto non entri in contatto con la merce. Provvedere al monitoraggio con trappole specifiche ai feromoni.
Tarme della lana: Sono interessati al trattamento principalmente maglifici e negozi di abbigliamento, trattare con CYFOG o FLYFOG mediante fumigazione degli ambienti, ricordare al cliente che tutti i capi non devono essere imbustati affinché possano essere raggiunti dal prodotto. Nel eseguire il trattamento ricordarsi delle precauzioni in precedenza citate sull’uso degli Swingfog e GoldenEagle.
Pulci: trattare con NURELLE 56EC, DURSBAN MICRO, PERMEX 22E. con un’irrorazione uniforme sulla zona interessata estendendo il trattamento sulle parte verticali fino ad un metro circa di altezza. Normalmente le pulci sono un problema tipicamente estivo trasportare all’interno delle abitazioni da cani e gatti in casi più rari da topi, piccioni e l’uomo.
Cimici dell’uomo: Sono quasi completamente scomparse, dette anche cimici dei letti trattamento da eseguire con CYFOG, ACTIFUM e DOBOL , anche sottoforma di fumo, trattando tutto compresi gli abiti.
Pidocchi: vivono solo sui capelli, ai quali attaccano le loro uova, (lendini) si distruggono trattando i capelli stessi con insetticidi specifici.
Piattole: Pidocchi del pube, si prendono nei bagni ossia con contatti umani: si trattano disinfestando tutti i servizi igienici ivi compresi piatti docce e lavandini e le parti del corpo umano singolarmente interessate, chiaramente queste ultime con prodotti specifici.
Blatte/Scarafaggi: Sono i parassiti che possiamo riscontrare in tutti i luoghi, anche se prediligono gli ambienti caldo‑umidi (cucine, motori elettrici, macchine del caffè, ecc.) difficilmente sono visibili di giorno, svolgendo una vita notturna o comunque lontana dalle fonti di luce, a volte per avere un’idea reale dell’infestazione, bisognerebbe poter accedere nell’ambiente interessato nelle ore notturne e accendere improvvisamente la luce, o comunque nelle ore diurne ricercare il parassita nei punti e angoli nascosti al buio. Tali insetti hanno mille risorse fra queste anche quella del processo di ibernazione innato. Le blatte vanno trattate con abbondante e minuziosa irrorazione, che deve giungere in tutte le fessure, interstizi, angoli, quando possibile nelle canalette passaggio cavi, macchine dei caffè, ecc.. Per il trattamento impiegare come prodotti il Nurelle 56ec, K‑Othrine, Dursban Micro, Cymina ultra.
Vi è ora una nuova tecnica: il GEL che elimina tutti i problemi relativi alla disinfestazione con irrorazione contro blatte e scarafaggi (Lavori in ore notturne, ripulitura e lavaggio dei macchinari ed ambienti, odori cattivi per alcuni giorni)
Scorpioni: Lo Scorpione di tipo mediterraneo, che è quello riscontrabile dalle nostre parti, salvo casi di particolare ipersensibilità , è praticamente inoffensivo, vive al buio, prediligendo zone umide, tipico nei magazzini o zone seminterrate e abitazioni nei centri storici. Trattamento da eseguire nelle fessure possibilmente con il NURELLE 56EC, altrimenti con il DURSBAN MICRO. Per eliminarlo basterebbe deumidificare e dare luce all’ambiente. (Meglio disinfestare)
Ragni: Chiunque di noi li conosce, vanno trattati lungo le pareti e soffitti, a seconda delle possibilità con DURSBAN MICRO , NURELLE 56EC e/o K-OTHRINE.
FLYFOG: È un prodotto pronto all’uso (non diluibile). Il suo P.A. fa parte degli Organofosforici ed ha una forte azione abbattente e residuale contro tutti gli insetti e parassiti. In considerazione al forte residuo odoroso si consiglia di non usarlo in ambienti ove normalmente vi è presenza di persone e prodotti alimentari. (salvo per trattamenti di fumicazione)
K‑OTHRINE – DURSBAN MICRO E FENDONA 60 SC: Sono prodotti diluibili in acqua appartenenti ai Piretroidi di sintesi con azione abbattente e relativamente persistente, agiscono contro tutti gli insetti e parassiti. Non lasciano odori residui e sono consigliati per mense. cucine, uffici ecc. sempre in assenza di persone ed alimenti.
NURELLE 56EC – CYMINA ULTRA – WACIP 1000 – PERMEX 22E: Questo prodotto è un insetticida liquido concentrato. diluibile in acqua, può essere impiegato nella lotta contro alati, striscianti e parassiti. Ha azione abbattente e residuale. Può essere utilizzato per interni, con pompe spalleggiabili oppure per gli esterni con apparecchiature U.B.V. montate su automezzi. La sua diluizione varia a secondo del tipo si insetto o parassita da combattere dall’1 al 3%.
ACTIFUM 14P: questo insetticida è un fumigante a base di permetrina che agisce per contatto diretto contro gli insetti volanti e striscianti; è formulato con una speciale miscela combustibile che brucia senza fiamma, che produce un denso fumo bianco che non lascia odore. Dosi di utilizzo: un barattolo da 60 g. per insetti volanti copre fino a 440 metri cubi, per insetti striscianti copre fino a 220 metri cubi.
DOBOL 20: questo insetticida è un fumigante idroreattivo a base di Cyfenotrin al 7,2 % che agisce con forte efficacia contro insetti volanti e striscianti. Produce un denso fumo bianco che non lascia odore.Un barattolo di Dobol 20 (Grammi 20) è sufficiente per trattare circa 350-400 metri cubi. Adatto per trattamenti Fognari.
ISTRUZIONI D’USO: chiudere ermeticamente, per quanto possibile, l’ambiente da trattare, . posare un barattolo fumigante su una base refrattaria, come un mattone o una piastra metallica. Prima di accendere il barattolo togliere il foglio e il disco di carta che protegge i fori di uscita. Lasciare agire per non meno di due ore, dopodiché l’ambiente va areato.
– FLUBEX compresse, questo prodotto è un larvicida a base di Diflubenzuron, non è considerato pericoloso, agisce per contatto e non ha alcuna efficacia negli insetti adulti.
– NURELLE 56EC e/o PERMEX 22E : questo prodotto è un insetticida liquido concentrato ad azione abbattente per la lotta in prevalenza di insetti alati come mosche, zanzare e affini.Da utilizzare sia con pompe manuali che con quelle a motore per interni, per esterni con impianti montati su automezzi. L’insetticida è da utilizzare diluendolo dall’1‑3% a secondo del grado di infestazione e del tipo di insetto. Per gli insetti volanti si può utilizzare la concentrazione minore.
– CYFOG : questo insetticida è a base di CIPERMETRINA BIOALLETRINA E PBO , ed è prevalentemente idoneo per gli ambienti alimentari; è inodore, non è infiammabile un pronto all’uso e non diluibile, non macchia, svolge una forte azione abbattente con un tempo di carenza molto breve (circa 7 giorni) ha un altissimo potere stanante. Si può usare con pompe di tipo manuale per irrorazione o con termonebiogeni per fumicazione.
– K‑OTHRINE 7.5: questo prodotto si impiega per la lotta di insetti alati e striscianti, è un concentrato da diluire in acqua alle seguenti proporzioni:
1% per insetti volanti trattamento superfici assorbenti
3% per insetti volanti superfici non assorbenti
2% per insetti striscianti su superfici assorbenti
6% per insetti striscianti su superfici non assorbenti
– GOLIATH GEL: Prodotto GEL insetticida per il controllo e l’eliminazione delle blatte ad uso professionale. Non lascia residui di odori, i locali trattati non necessitano di alcuna ripulitura e soprattutto non ha alcuna tossicità, sia per l’uomo che per gli animali domestici.
Il suo principio attivo è il Fipronil. Primo di una nuova generazione di molecole per il controllo dei parassiti, il fenil‑pirazoli, agisce con dosi bassissime. Una singola goccia di 0.03 g. può uccidere più di mille scarafaggi. Il prodotto è un gel alimentare molto attrattivo e fa sì che le blatte muoiono nelle ore successive all’ingestione. Dato le loro abitudini di passarsi gli alimenti, di nutrirsi dei cadaveri e degli escrementi appartenenti alla propria specie, si trasmettono così il principio attivo, che esplica un’azione chiamata domino, cioè crea un effetto a catena che permette il prolungarsi dell’attività dell’insetticida con ottimi risultati.
– MAXFORCE ULTRA: questo prodotto è un gel insetticida per il controllo delle blatte ad uso professionale. Il suo principio attivo è il Idrametilnon, e gli effetti sono simili a quelli del GOLIATH ma con una meno rapida azione, fa sì che la blatta si rifugia nella tana prima di morire. Questo prodotto è sensibile alla luce diretta del sole che ne degrada la sua efficacia, quindi è importante posizionarlo in luoghi coperti.
E’ importante che ogni tecnico legga attentamente le etichette dei prodotti dato che riportano informazioni utili sotto ogni punto di vista.
In caso di contatto o ingestione accidentale consultare la scheda di sicurezza.
Su ogni automezzo da lavoro è presente una raccolta di schede di sicurezza.
I prodotti concentrati devono essere utilizzati alle diluizione indicate dall’etichetta, sia per questioni di sicurezza che per ottenere i risultati desiderati.
IMPORTANTE: i prodotti che vengono utilizzati a concentrazioni superiori di quelle indicate possono provocare dei danni all’ambiente ed a persone la cui responsabilità poi, può ricadere sull’utilizzatore; inoltre aumentare la dose non necessariamente significa migliore risultato, molti prodotti usati a concentrazioni superiori perdono efficacia o caratteristiche tali da compromettere il risultato del servizio stesso.
I prodotti durante le operazioni di disinfestazione non devono mai essere miscelati fra loro in maniera empirica
Il prodotto che avanza nei motorini o pompe alla fine della giornata non deve essere mai versato in lavandini o scarichi, ma deve essere recuperato in fustini e riutilizzato poi a bisogno, questo è valido anche per i concentrati già diluiti in acqua.
4. Disinfezione
Disinfezione
I servizi di disinfezione antibatterica ripropongono le stesse metodologie e tecniche impiegate per la disinfestazione, uniche varianti sono: l’utilizzo delle attrezzature in quanto è previsto il solo uso di pompe manuali a bassa pressione ed un solo tipo dì formulato da impiegare. E’ effettuata con prodotti specifici battericidi COLSEPT (LIQUIDO CONCENTRATO) – FUMISPORE “OPP” (FUMOGENO).
I luoghi di intervento sono: spogliatoi, servizi igienici, laboratori,mense, sale conferenze e comunque tutti i locali a rischio di contaminazione.
Sempre escluse le parti elettriche.
In caso di contatto o ingestione accidentale consultare la scheda di sicurezza. Su ogni automezzo da lavoro è presente una raccolta di schede di sicurezza.
Non irrorare direttamente su:
– alimenti
– parti elettriche
– Non utilizzare con prodotti anionici come saponi, alchilsolfonati ecc.
Colsept questo prodotto è un derivato di ammonio quaternario di nuovo tipo della terza generazione, con un elevato potere battericida e le sue principali caratteristiche sono: Possiede un’attività biocida su batteri gram negativi, funghi, alghe, virus.
Non utilizzare con saponi
Compatibilità con acque dure
Tolleranza con sostanze organiche
Alle diluzioni di utilizzo questo prodotto non è ne tossico ne irritante. Il prodotto concentrato può provocare lievi manifestazioni cutanee, inoltre non è corrosivo ed è completamente biodegradabile. Impiego: per la disinfezione di pavimenti, muri, attrezzature sanitarie, nella casa ecc. si consiglia di usare il Colsept diluito in acqua allo 0.5%. Il tempo minimo di contatto per una completa disinfezione è di 5 minuti.
5. Servizio Antiofidico
Servizio Antiofidico
E’ un prodotto repellente in forma granulare contro i rettili che viene applicato in tutta sicurezza e facilita’ semplicemente spargendolo leggermente attorno alle abitazioni, cabine elettriche, roulotte, piscine ecc… per tenere queste zone libere dai rettili. Non deve essere usato nei terreni coltivati e/o a culture destinate alla alimentazione umana o del bestiame.
Il prodotto viene sparso su una banda larga di circa 15/20 centimetri e rimane attivo per circa 2 mesi dall’applicazione.
I contenitori devono essere posizionati in modo ben occultato e non alla portata ed alla vista di tutti. Attenzione particolare per luoghi frequentati da bambini e cani. I contenitori possono essere inseriti in gabbie con chiusura a lucchetto nel caso di collocamenti in posti ove ci sia necessità dì una totale sicurezza.
In caso di contatto o ingestione accidentale consultare la scheda di sicurezza “MISURE DI PRIMO SOCCORSO”.
Su ogni automezzo da lavoro è presente una raccolta di schede di sicurezza.
6. Monitoraggi
Monitoraggi
Si effettua con l’ausilio di trappole a cattura che attirano l’insetto mediante dei feromoni specifici e lampade UV combinate con delle piaste collanti nelle quali l’insetto bersaglio viene catturato, nel caso dei ferornoni e degli insetti in generale in caso delle lampade UV.
Alla fine di ogni intervento viene rilasciato un rapporto specifico dove vengono riportate i dati rilevati in occasione del monitoraggio.
Il monitoraggio non si sostituisce all’intervento classico di disinfestazione, ma è di supporto all’autocertificazione richiesta per legge alle attività alimentari ( Decreto Legislativo n’ 193/07 ‑ attuazione delle Direttive del Consiglio della Comunità Europea 2004/4/CE sull’igiene degli Alimenti).
Il D.L. impone che la preparazione, la produzione, il confezionamento, l’immagazzinaggio, il trasporto, la distribuzione e la manipolazione delle sostanze alimentari avvengano in modo igienico. Prescrive inoltre che venga assicurato un adeguato controllo dei parassiti, seguendo procedure idonee e sicure.
Quindi non ci si può limitare ad intervenire con pesticidi, bisogna impostare una lotta integrata che prevede una ispezione approfondita degli ambienti, un’analisi sulle cause che portano all’infestazione proponendo la rimozione di tali cause ed un monitoraggio dell’infestazione stessa.
7.1 ESECUZIONE
Il Commerciale fa il contratto, compila la cartina (se non c’è cartina fa uno schizzo con le postazioni segnate);
Il Commmerciale, predispone le cartine con i simboli delle postazioni dislocate nei vari punti.
Il Commerciale consegna la documentazione al RSE che provvederà a pianificare il primo intervento. Successivamente, a scadenza prestabilita dal contratto va a fare il primo monitoraggio.
Rileva il grado di infestazione riportandolo sulla cartina e sulla dcocuemtazione di processo. Nel caso ci sia infestazione si consiglia l’azione correttiva di disinfestazione sulla lettera da dare al cliente. Nel caso risultasse mancante più di una trappola si segnala la mancanza di tali trappole sulla lettera da rilasciare al cliente.
– Successivamente alle scadenze prestabilite il RSE si deve recare per gli interventi di monitoraggio, dove oltre a rilevare i dati deve sostituire le trappole con delle nuove.
– Il RSE rilascerà immediatamente al cliente un copia della planimetria con riportata l’infestazione secondo i simboli di cui specifica in allegato + una copia da archiviare nella documentazione die commessa.
Si intende infestazione per singola trappola:
NULLA: quando non è presente nessun insetto strisciante e/o roditore
MINIMA: quando ogni singola trappola è coperta fino al 30% di insetti striscianti e/o roditori
MEDIA: quando ogni singola trappola è coperta fra il 30% ed il 60% di insetti striscianti e/o roditori
FORTE: quando ogni singola trappola è coperta oltre il 60% di insetti striscianti e/o roditori
MANCANTE: quando manca la singola trappola e/o il contenitore
Riportare i segni indicatori sui simboli di entrambe le planimetrie.
Si consiglia al cliente l’azione correttiva mediante un intervento classico di disinfestazione applicando la strisciolina adesiva sulla lettera per il cliente (INFESTAZIONE) quando:
– esiste anche una sola o più postazioni con INFESTAZIONE FORTE
– fra il 30% ed il 60% delle trappole con INFESTAZIONE MINIMA
– oltre al 30% delle trappole posizionate con INFESTAZIONE MINIMA
– Se risulta mancante più di una postazione inseriamo la strisciolina “MANCANTE”. Per la copia da inviare in sede si sbarrano le voci interessate.
N.B.: nel caso in cui risultano mancanti le trappoline di tutte le postazioni della strisciolina MANCANTE si dovrà cancellare la parola “alcune” scrivendo “tutte”.
Al termine dell’applicazione di monitoraggio si compilano le due lettere e cartina come sopra descritto, si rilascia originali al cliente e si inviano copie in sede.
La AZ-DISINFESTAZIONI fornisce in vendita lampade a luce ultravioletta, che il Cliente provvederà a installare nei punti concordati indicati in planimetria. (per risultato ottimale non deve essere collocata più di 180/200 cm).
Questo modello di trappola a luce ultravioletta ha il pregio di ottenere una ampia varietà di cattura, coprendo un’area di circa 180 mq. E’ inoltre ideale per luoghi di preparazione di alimenti e altre aree in cui l’igiene è fondamentale.
Una volta attirato l’insetto volante viene intrappolato senza frammentarlo dalla lastra adesiva posta dietro il neon evitando così la disseminazione di frammenti corporei e germi nell’ambiente, facilitando il monitoraggio.
Consegna della lampada al cliente il fissaggio e il collegamento alla rete elettrica deve essere eseguita dal cliente. La posizione di tutte le lampade deve essere riportata su una planimetria dei locali interessati.
– Se non siamo presenti al momento della messa in funzione ricordare al cliente che il foglio protettivo va tolto dalla lastra adesiva.
– Agli interventi prestabiliti dalla scheda lavori recarsi dal cliente per la sostituzione della lastra e/o eventuali interventi di manutenzione. In quest’ultimo caso se ci sono anomalie nel funzionamento segnalate dal cliente bisogna recarsi dallo stesso appena le stesse vengono segnalate. Chiaramente quando possibile vanno abbinate anticipandoli di qualche giorno con gli interventi previsti dal contratto o da altri contratti in corso presso lo stesso cliente. Nelle uscite per manutenzione va comunque fatto un quietanzino di controllo dove verrà riportata l’esatta anomalia riscontrata. Evidenti danneggiamenti della lampada fatti dal cliente, non ricadono nella nostra garanzia e degli stessi bisogna immediatamente informare la sede che darà disposizioni in merito.
Per questo tipo di servizio le relazioni di monitoraggio possono essere rilasciate:
– Dopo ogni trattamento
– Dopo ogni due interventi
Quanto sopra dipende dagli accordi contrattuali.
La compilazione del modulo è da effettuarsi come segue:
STATO LAMPADA
In ogni sezione va indicato il numero di collocazione della lampada.
Occorre indicare con una croce lo stato della lampada:
– Se la lampada non è stata ancora collocata è necessario indicarlo barrando la casella “Altro” ed inserendo la scritta NON INSTALLATA
– Se la lampada risulta rotta è indispensabile barrare la casella corrispettiva.
PRESENZA INFESTANTE ‑ TIPOLOGICA
Qualora non risulta infestazìone occorre barrare la casella NULLA;
Qualora viene rilevata infestazione occorre barrare la casella MINIMA (presenza di insetti inferiore al 30%), MEDIA ( fra il 30% ed il 60%) o FORTE ( presenza superiore al 60%); in quest’ultimo caso è necessario indicare nella colonna TOPOLOGICA, il tipo di alato ritrovato barrando la relativa casella.
Quando si consiglia un intervento abbattente ad un cliente dove non sono già previsti interventi da un regolare contratto, avvisare subito anche l’agente affinchè contatti il cliente per conferire sull’argomento.
Firmare il modulo in modo leggibile e farlo firmare dal cliente (nei limiti del possibile farsi apporre un timbro dall’azienda).
7.2 ELENCO PRODOTTI IN USO CON SPECIFICHE
Per il monitoraggio degli insetti striscianti si possono utilizzare le Roach Trap che sono delle tavolette di colla che vengono posizionate lungo i passaggi o punti da monitorare dopo averli montati, o i Pest monitor contenitore in plastica multiuso con apposita tavoletta collante.
7. Servizio antimuffe (fumispore)
Servizio antimuffe (fumispore)
I prodotti usati non lasciano odori nei locali, non sono corrosivi (su legno, metalli, muri, vernici), e non hanno azione specifica nei confronti di lieviti e batteri.
Durante il trattamento non devono essere presenti persone ed animali negli ambienti.
Prima di procedere alla fumigazione il Cliente deve provvedere ad un’accurata rimozione delle muffe già esistenti in quanto l’operazione non elimina quelle già presenti, ma ne arresta lo sviluppo e previene la formazione di successive.
Chiudere le porte e le finestre ed arrestare l’eventuale ventilazione forzata.
Collocare orizzontalmente la capsula su una superficie incombustibile (piastra o recipiente in metallo), con la parte aperta rivolta verso l’alto, e lasciare sviluppare la combustione.
Il contenuto della capsula si consumerà emettendo contemporaneamente una fumata bianca molto densa. Questa raggiungerà rapidamente ogni punto del locale, penetrando nei più riposto interstizi.
La durata della fumigazione varia da 2 a 5 minuti.
Mantenere l’ambiente chiuso per 6‑8 ore.
Far disattivare i sensori degli allarmi antincendio.
Lasciare raffreddare i residui della combustione prima di gettarli. Dopo aver provocato la fumigazione, uscire dal locale. Aerare i locali prima di soggiornarvi.
FUMISPORE: questo prodotto esiste in diverse confezioni di diversa grammatura a secondo delle cubature dei locali da trattare.